04 02 2025 |
VICINI DI CASA testo di Cesc Gay, regia ANTONIO ZAVATTERI, traduzione Pino Tierno, con AMANDA SANDRELLI e GIGIO ALBERTI e con ALESSANDRA ACCIAI e ALBERTO GIUSTA. Teatro Ambra Jovinelli- Roma, dal 4 al 16 febbraio 2025 |
09 01 2025 |
LETIZIA VA ALLA GUERRA ideazione e regia di ADRIANO EVANGELISTI, con AGNESE FALLONGO e TIZIANO CAPUTO. Dal 9 al 26 gennaio Teatro Manzoni . Roma |
11 12 2024 |
DIVAGAZIONI E DELIZIE testo di JOHN GAY, traduzione e regia e con DANIELE PECCI, regista assitente Raffaele Latagliata. Teatro Parioli dal 11 al 22 dicembre 2024 |
07 12 2024 |
IL FU MATTIA PASCAL di LUIGI PIRANDELLO, libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses, regia MARCO TULLIO GIORDANA. Con GEPPY GLEIJESES e con la partecipazione di Marilù Prati e con Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi. Teatro Giordano - Foggia, 7 e 8 dicembre 2024 |
06 11 2024 |
PRIMA NAZIONALE. IL FU MATTIA PASCAL di LUIGI PIRANDELLO, libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses, regia MARCO TULLIO GIORDANA. Con GEPPY GLEIJESES e con la partecipazione di Marilù Prati e con Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi. Teatro Comunale - Città di Castello (PG), 6 e 7 novembre 2024 |
15 10 2024 |
I MEZZALIRA testo di AGNESE FALLONGO, regia RAFFAELE LATAGLIATA, con TIZIANO CAPUTO e AGNESE FALLONGO e con ADRIANO EVANGELISTI, musiche originali Tiziano Caputo. Teatro Basilica - Roma, dal 15 al 20 ottobre 2024 |
21 03 2024 |
LE SERVE di J.Genet regia Veronica Cruciani, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Trieste (TS) – Teatro Orazio Bobbio, dal 21 al 24 marzo 2024 |
19 03 2024 |
LETIZIA VA ALLA GUERRA con AGNESE FALLONGO e TIZIANO CAPUTO, Milano - Teatro Franco Parenti, dal 19 al 24 marzo 2024 |
27 02 2024 |
LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Teatro Gobetti - Torino dal 27 febbraio al 3 marzo |
15 02 2024 |
REMO GIRONE sarà in tournée in Sardegna con lo spettacolo IL CACCIATORE DI NAZISTI. |
10 02 2024 |
MA NON AVEVAMO DETTO PER SEMPRE? testo di TIZIANA FOSCHI, regia di ANTONIO PISU, con ANTONIO CATANIA e TIZIANA FOSCHI. Prima Nazionale 10 e 11 febbraio Teatro di Tor Bella Monaca - Roma |
01 02 2024 |
LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Prima Nazionale Teatro Arena del Sole - Bologna dal 1 al 4 febbraio |
23 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 23 al 28 gennaio Teatro Franco Parenti - Milano |
19 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 19 al 21 gennaio Teatro Comunale di Ferrara |
11 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Giovedì 11 gennaio Teatro Fraschini - Pavia e venerdì 12 gennaio Teatro Sociale di Stradella (PV) |
di Elio Petri, con MANUELA MANDRACCHIA, ALVIA REALE, SILVIA TOFFOLATTI, MARIANGELES TORRES, produzione MitiPretese Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | Video
Fu questo uno dei motivi che indusse De Santis e un gruppo di cineasti del neorealismo a fare un film sulla disgrazia di via Savoia. Petri condusse l'inchiesta in modo organico, capillare: ragazza per ragazza rintracciò le loro storie, le loro famiglie, gli ambienti, registrò le espressioni dei volti, sondò i sogni e le attese, decifrò le idee di giustizia ed ingiustizia, ricostru ì l'immagine di quel mondo. Più di un'inchiesta l'indagine di Petri divenne una denuncia delle miserie, della disperazione, delle prepotenze anche sessuali subite dalle ragazze, cosa che costò al film il boicottaggio e la censura.
di Roger Rueff, con Massimo De Lorenzo, Andera Capaldi, Danilo Nigrelli, Ben Mallet - regia DANILO NIGRELLI. Produzione Mario Ghinassi Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
di Rosario Galli, con ENRICO BERUSCHI e MILENA MICONI E con Rosario Galli, Claudia Cirilli, Franco Lo Cascio, Clelia Galli. Produzione Cubatea Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
di CLAIRE DOWIE con SARA BERTELA', regia di ANDREE RUTH SHAMMAH, produzione Teatro Franco Parenti Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Un club notturno, un locale tra segni di modernità e una eco del passato forse era un cinema che funziona come cocktail bar, luogo d'incontro, di dibattito e di chiacchiere intime. Un locale in cui si rispettano le differenze e convivono l'intrattenimento musicale e numeri d'avanspettacolo, recital estemporanei e proiezioni, illusionismi e acrobazie. Un locale dall'atmosfera ambigua dove ognuno, artista e pubblico, cerca di rappresentarsi e dove è possibile incontrare a volte figure celebri. Come delle guest star arricchiscono con la loro presenza a sorpresa il programma del locale e il pubblico gode ogni sera delle loro improvvisazioni. E in mezzo a tutto ciò, mentre uno stanco cameriere passa tra i tavoli, che Helen sale sul palco per fare il suo spettacolo. Sembra un divertissement ma è una confessione. Torna nella versione italiana il testo forse più famoso di Claire Dowie, vero campione della stand up comedy, il movimento drammaturgico inglese contemporaneo, incentrato sulla rappresentazione in chiave ironica delle problematiche connesse alla sessualità e all'identità di genere. Sto diventando un uomo è il racconto dell'incubo di una donna omosessuale che vede di giorno in giorno le sue forme femminili modificarsi in un corpo maschile. E' un processo inarrestabile che costringe Helen a ripensare tutti i suoi comportamenti, a nascondersi con l'amica, a negarsi al telefono. Come nelle Metamorfosi di Kafka la visione che di lei hanno coloro che le stanno vicini finisce con il trasformarla in ciò che vuole la società. Vengono prese in considerazione solo due possibilità dice Claire Dowie "se non sono una donna, devo essere un uomo, se non sono etero, devo essere gay". Come Hanna, la protagonista della prima tappa del percorso di Andree Ruth Shammah dentro le emozioni della complessita' , questa donna, Helen, racconta semplicemente il desiderio di essere amati per quello che si è. ideazione e regia di JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto |
CARNE è uno spettacolo in cui non vi sono personaggi ma persone che interpretano se stessi in una condizione di precarietà e pericolo. Per rendere le emozioni e le atmosfere reali, il regista delimita lo spazio con filo spinato, costringendo gli interpreti a provare una situazione di rischio reale, come un funambolo che cammina su una corda tesa nel vuoto. Undici i quadri proposti, frammenti di un unico discorso, che lo spettatore riordinerà seguendo il filo delle sue emozioni
di William Shakespeare, regia MASSIMO NAVONE, con la compagnia MaMiMò, produzione La Corte Ospitale Tournee | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
La spettacolarità bizzarra delle creature magiche e la comicità delle situazioni paradossali create dagli intrecci degli 'innamorati' e dalla goffaggine degli 'artigiani', sono gli ingredienti che hanno fatto del Sogno la più famosa e rappresentata delle commedie di Shakespeare. Ma dietro la superficie giocosa della fiaba scorre una vena di inquietudine, affiorano emozioni profonde: appartengono a quella sfera irrazionale di cui ogni essere umano fa esperienza quando si addentra nei territori magici dell'eros. ...perchè l'amore non vede con gli occhi ma con la fantasia, per questo viene dipinto con benda e con ali... E in Shakespeare l'amore è sempre folgorazione improvvisa e totale: gli amanti vedono solo se stessi, tutta la realtà intorno a loro scompare, diventano ciechi o meglio vedono solo il frutto della loro immaginazione. La fiaba diventa cosi lo scenario onirico in cui rincorrere o fuggire, giurare fedeltà eterna e dopo un istante tradire, spasimare per un mostro dalla testa d'asino, sperimentare le fantasie più oscure, i desideri inconfessabili, ma nell'ebbrezza si insinua un'angoscia sottile e il sogno diventa incubo: tutto si accelera, si confonde e si deforma fino a rasentare la follia, finchè la notte finalmente si dileguerà e il risveglio rimetterà le cose a posto, ponendo fine alle tribolazioni. Sarà per tutti una liberazione, o un fatale ritorno alle costrizioni di una realtà castrante e punitiva da cui ci si è concessi una notte di fuga?
di ASCANIO CELESTINI, regia ARTURO CIRILLO e VERONICA CRUCIANI, con VERONICA CRUCIANI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | Video
di Renata Ciaravino, regia Veronca Cruciani, con VERONICA CRUCIANI, SILVIA GALLERANO, musiche eseguite dal vivo da CRISTINA VETRONE Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | Video
Storie di Scorie vuole ricostruire prevalentemente l'avvento dell'industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica. Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino (MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni '60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA, 64 delle quali sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola avendo scoperto illeciti da parte dell'Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato pTornato in Italia ha fatto domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo. A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un'azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.olvere di proiettile all'uranio e si è ammalato.
PREMIO LEGAMBIENTE 2005 PREMIO FRANCO ENRIQUEZ 2008
di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Giovanni Passannante nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa. Passannante fu rinchiuso in una torre sull'isola d'Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dodici anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morirà nel 1910. Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello trasferiti nel Museo Criminologico di Roma dove sono stati esposti fino al 10 maggio 2007, per essere 'ammirati' pagando due euro. di e con ULDERICO PESCE. Indagini sonore TETES DE BOIS. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Testo vincitore del PREMIO MARISA FABBRI - sez. PREMIO RICCIOLE TEATRO 2005.
di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | Video
Scritto e diretto da PINO AMMENDOLA, con MARIA LETIZIA GORGA, al pianoforte Stefano De Meo, al violoncello Elena Lera e Laura Pierazzuoli, ai clarinetti Marco Colonna Tournée |Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto |
![]() ![]() Dalida, per il suo modo di attraversare la storia e d'illustrarne i cambiamenti, è una vera eroina dei nostri tempi. La piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, divenuta prima Miss Egitto, poi Mademoiselle Bambino e infine la regina dei juke-box, verrà consacrata come la più grande cantante Francese di tutti i tempi. In vita il Generale de Gaulle l'aveva insignita della medaglia della Presidenza della Repubblica, unica donna ed unico artista ad averla ottenuta, e alla sua scomparsa Parigi le ha dedicato una piazza: Place Dalida! Alla scoperta del suo busto il giornale "Liberation" scrisse: "Dalida è più presente che mai, nessuna artista sarà mai così celebre".
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