anteprima spettacolo

 

 

Archivio Stagioni

 

Pigreco News

21 03 2024

LE SERVE di J.Genet regia Veronica Cruciani, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Trieste (TS) – Teatro Orazio Bobbio, dal 21 al 24 marzo 2024

 
19 03 2024

LETIZIA VA ALLA GUERRA con AGNESE FALLONGO e TIZIANO CAPUTO, Milano - Teatro Franco Parenti, dal 19 al 24 marzo 2024

 
27 02 2024

LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Teatro Gobetti - Torino dal 27 febbraio al 3 marzo

 
15 02 2024

REMO GIRONE sarà in tournée in Sardegna con lo spettacolo IL CACCIATORE DI NAZISTI.
Carbonia (SU) - Teatro Centrale, 18 febbraio 2024.
Lanusei (SS) - Teatro Tonio Dei, 17 febbraio 2024.
Oristano - Teatro Garau, 16 febbraio 2024.
Teampio Pausania (SS) - Teatro del Carmine, 15 febbraio 2024

 
10 02 2024

MA NON AVEVAMO DETTO PER SEMPRE? testo di TIZIANA FOSCHI, regia di ANTONIO PISU, con ANTONIO CATANIA e TIZIANA FOSCHI. Prima Nazionale 10 e 11 febbraio Teatro di Tor Bella Monaca - Roma

 
01 02 2024

LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Prima Nazionale Teatro Arena del Sole - Bologna dal 1 al 4 febbraio

 
23 01 2024

IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 23 al 28 gennaio Teatro Franco Parenti - Milano

 
19 01 2024

IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 19 al 21 gennaio Teatro Comunale di Ferrara

 
11 01 2024

IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Giovedì 11 gennaio Teatro Fraschini - Pavia e venerdì 12 gennaio Teatro Sociale di Stradella (PV)

 
09 01 2024

LETIZIA VA ALLA GUERRA. La sposa, la suora e la puttana. Con AGNESE & TIZIANO dal 9 al 13 gennaio al Teatro Basilica di Roma

 
28 12 2023

IL PIACERE DELL'ATTESA di MICHELE LA GINESTRA, regia di NICOLA PISTOIA, con MICHELE LA GINESTRA, FEDERICA DE BENEDITTIS, FRANCESCO STELLA. Dal 28 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024 Teatro 7 Off - Roma

 
23 11 2023

FINO ALLE STELLE. Scalata in musica lungo lo stivale. Testo di AGNESE FALLONGO, regia RAFFAELE LATAGLIATA, con TIZIANO CAPUTO e AGNESE FALLONGO. Teatro Manzoni - Roma. In scena fino al 10 dicembre

 
17 11 2023

TENENTE COLOMBO - Analisi di un omicidio di Richard Levinson & William Link, traduzione e adattamento di David Conati, regia MARCELLO COTUGNO, con GIANLUCA RAMAZZOTTI, PIETRO BONTEMPO, SAMUELA SARDO, SARA RICCI e con la partecipazione di NINI SALERNO. Teatro di Tor Bella Monaca - Roma, in scena fino a domenica 20 novembre 

 
10 10 2023

BENJI - ADULT CHILD, DEAD CHILD di CLAIRE DOWIE, traduzione Anna Parnanzini e Maggie Rose, regia PIERPAOLO SEPE, con CHIARA TOMARELLI. Teatro Cometa Off - Roma. In scena fino al 15 ottobre

 
09 08 2023

TENENTE COLOMBO - Analisi di un omicidio di Richard Levinson & William Link, traduzione e adattamento di David Conati, regia MARCELLO COTUGNO, con GIANLUCA RAMAZZOTTI, PIETRO BONTEMPO, SAMUELA SARDO, SARA RICCI e con la partecipazione di NINI SALERNO. Prima Nazionale Festival di Borgio Verezzi 9, 10 e 11 agosto

 
 

 
Spettacoli:

Compagnia BERARDI/CASOLARI - Ideazione e regia GIANFRANCO BERARDI, con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Roberto De Sarno, Eugenio Vaccaro. Produzione Teatro Stabile di Calabria e Compagnia Berardi/Casolari

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Land Lover land rover 3

 

Land Lover è un progetto nato dalla volontà di indagare situazioni paradossali che quotidianamente balzano ai nostri occhi a partire da esperienze autobiografiche. Più volte viaggiando mi sono ritrovato a confronto con realtà turistiche (Cuba, Tailandia) meglio note come terre dell'amore, paradisi naturali ed artificiali dove la sensazione che tutto ciò che si desideri si possa ottenere senza troppi sforzi, che esistano luoghi dove la felicità, la serenità sono realmente a portata di tutti. Di qui Land Lover, la voglia di raccontare una storia che attraverso il lavoro d'attore indagasse alcune dinamiche umane nate da situazioni paradossali. Così su di un'isola dei sogni, terra dell'amore chiamata Land Lover, tre personaggi stravaganti si recano al cospetto di un folcloristico santone alla ricerca di consulti appaganti... 

 

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TIMBRE 4 - di Claudio Tolcachir, con Melisa Hermida, Daniela Pal, Jose' Maria Marcos, Hernan Grinstein, Magdalena Grondona.

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tercer-09

Un ufficio disordinato, la casa di una coppia, un bar e un consultorio medico.Differenti posti che si alternano in un unico spazio coniugando la vita di cinque persone.La solitudine, l'incomprensione e la necessità di amare.Cinque vite,cinque desideri di amare, cinque persone incapaci. 

 

 

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Stagioni: 2009-2010 2010-2011

Testo, scena e regia di Bruno Colella, con SEBASTIANO SOMMA, TOSCA D'AQUINO, BRUNO COLELLA e con Gea Martire, Marco Tornese, Nicola Vorelli - Musiche di Eugenio Bennato

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Io Eduardo de FilippoSulla scena tre schermi bianchi di forma scalena inclinati verso il pubblico. Al centro, in alto lo specchio del camerino di un teatro, le lampadine accese, gli oggetti per il trucco, alcune foto, un baule aperto con gli abiti di scena, un attaccapanni. Il camerino di Eduardo, 'Sancta Santorum del teatro, luogo della preparazione e della meditazione, dell'invenzione e della trasformazione' come scrive Giulio Baffi nella sua preziosa, minuta pubblicazione. Il luogo dove veniva ammesso il pubblico ad omaggiare l'Artista dopo lo spettacolo, ma anche quello dove venivano convocati attori e maestranze, gratificati o strapazzati a seconda dell'occasione, dell'umore del Maestro.

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Stagioni: 2009-2010

di Friedrich Durrenmatt, con MARIANO RIGILLO e ANNA TERESA ROSSINI, regia Roberto Guicciardini. Produzione DoppiaEffe

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Romolo il GrandeComico e insieme pessimistico, Romolo il Grande, come recita il sottotitolo, è una commedia storica che non si attiene alla Storia, rappresentando il Tardo Impero Romano alla vigilia della sua caduta. Impero imponente riuscito a sopravvivere basando la sua espansione sull'ideale di uno stato autoritario, facendo leva sull'oppressione e la violenza, e che è ora allo sfacelo e l'Imperatore Romolo, per tutta risposta, si consacra unicamente all'allevamento di polli, dando ad ogni volatile il nome di altri imperatori. Come un esimio pollicoltore, ultimo imperatore di Roma, contribuira' saviamente ma con diletto a far precipitare il glorioso impero della cui decadenza più non sopportava il fetore. Friedrich Durrenmatt sorvola sul dato storico del Romolo Augustolo, ragazzino quattordicenne che subisce gli eventi, inconsapevole ed incolpevole.

 

 

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Stagioni: 2008-2009 2009-2010

di SERGIO PIERATTINI, regia Veronica Cruciani, con ALEX CENDRON, VERONICA CRUCIANI, MILVIA MARIGLIANO, RENATO SARTI

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Una famiglia segnata da un grave episodio e una figlia che ritorna. L'occasione unica per fare i conti, chiarirsi e capire i motivi che l'hanno condotta a compiere il gesto che ha condizionato non solo la sua vita ma anche quella di coloro che gli sono vicini. Accuse, recriminazioni, rimpianti. Sullo sfondo un contesto sociale particolare ma allo stesso tempo simile a quello di tante realta'  del nostro centro nord; operoso e attivo ma anche denso di profonde contraddizioni. Contraddizioni che nei rapporti con gli immigrati diventano talvolta laceranti e distruttive. E' la storia della protagonista della nostra vicenda, la figlia trentenne di un piccolo imprenditore bergamasco, che dopo aver scontato il suo debito con la giustizia, torna alla sua famiglia d'origine. E' la storia di un intricato e complesso modo di vivere i rapporti familiari, attraverso un particolare ma anche riconoscibile linguaggio degli affetti al quale i protagonisti si attaccano come naufraghi in cerca di salvezza.

 

FINALISTA PREMIO UBU 2008 - sez Nuovo Testo Italiano

PREMIO ASSOCIAZIONE NAZIONALE CRITICI ITALIANI - Miglior Testo 2008

 

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Testo tratto dall'Ulisse di James Joyce, regia CARLO CECCHI, con IAIA FORTE

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Molly B

Di Molly mi piace il rapporto con il corpo. E' un'esplosione di lava, di calore, di suoni, di odori. Diventa sublime anche attraverso la coscienza fisiologica. Molly per me è un ventre in solitudine, un rimuginare su amplessi, un grido alla vita, un accumulo di onde, un mistero di abbandono, una rivendicazione del valore della carne. E' un concentrato di ricordi, di voglie, di scenari. Il suono napoletano è un dialetto scandito con cura, e quando m'avvicino alla conciliazione, all'oblio, il linguaggio si stringe e diventa più musicato, acquista una dimensione soprattutto emotiva, direi sensoriale. Io do voce ad un ciclo ininterrotto di stati d'animo che si connettono via via a prestazioni sessuali con l'amante, al primo amore, a fantasie d'un rapporto con un giovane, a barlumi riguardanti marinai e zingari; ma ci sono pure osservazioni materne su di un seno, il dolore per il figlio morto, i pensieri sulla superstizione, il fascino per la natura, e ferite, e sentimenti.

 

 

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di GIOVANNI TESTORI, messo in scena ed interpretato da IAIA FORTE. Produzione PigrecoDelta

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Erodiade erodiade

 

A colpire Giovanni Testori nella vicenda dell'uccisione di Giovanni Battista, è soprattutto la figura di Erodiade, madre di Salomè. Nella scrittura di Testori, è stata lei stessa a spingere la figlia Salomè tra le braccia di Erode e a chiederle la testa di Giovanni, colpevole di aver rifiutato il suo amore. Completamente identificata nella sua passione impossibile, Erodiade sfida il Dio carnale di Giovanni e cerca la morte in scena. I motivi di fascino che ci hanno spinto a mettere in scena "Erodiade" sono racchiusi nel testo, che contiene già in sè non solo la letteratura ma il teatro stesso.

 

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Stagioni: 2009-2010

 

di Adriano Bennicelli, con EDY ANGELILLO e MICHELE LA GINESTRA, regia Enrico Lamanna. Produzione Teatro 7

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Radice di 2Radice di 2, testo vincitore del prestigioso premio di scrittura teatrale Diego Fabbri, è la storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa il consuntivo della sua vita. Lo accompagna una donna. Lo accompagna da quando erano bambini. Tom e Gerri, l'uomo e la donna, bambini, adulti, vecchi. Ricordi, emozioni e giochi di sessant'anni di vita insieme, tra alti e bassi, tra prendersi e lasciarsi, raccontati con la voglia di sorridere anche delle difficoltà. In fondo, lei e il suo giocare col mondo sono l'eccezione, mentre lui e il suo rifiuto della matematica sono la regola. E' una storia d'amore, di matematica e di sentimenti. Uno spettacolo brillante, con risvolti dolci-amari, per divertirsi e per riflettere, per sorridere, ridere e ...

 

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di Renata Ciaravino, regia Veronca Cruciani, con VERONICA CRUCIANI, SILVIA GALLERANO, musiche eseguite dal vivo da CRISTINA VETRONE

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Ballare di lavoroUna giovane donna evoca attraverso i suoi ricordi la propria relazione con sua madre. Una storia che si dipana lentamente su differenti piani temporali. La figlia, nel presente, si appresta a preparare le cose che saranno utili durante il viaggio che la attende. La madre, indietro e lontano nel tempo, attraverso il suo vissuto, restituisce la storia di un popolo, di un paese nel periodo delle grandi migrazioni. Parole ed immagini che restituiscono distanze geografiche. Un rapporto epistolare in cui si racconta del lavoro in un paese straniero, la volontà  di far studiare i figli per un futuro migliore, diverso. Una tragedia narrata con leggerezza, come nella tradizione del racconto orale, in cui la leggenda si mescola a storie di vita vera, la fiaba diventa metafora e monito per le generazioni a venire.

 

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di Dario Fo, regia DARIO FO, con MARIO PIROVANO. Produzione TE.MA.

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Johan Padan mistero buffo

 

Mario Pirovano, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado s'è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan Padan, ma le sue gesta sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i paesi d'Europa. Piu' numerosi di quanto non ci si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa, che si trovarono a passare dalla parte dei conquistati. Johan Padan, uomo delle montagne, non amava navigare ma si trova, suo malgrado, costretto al grande viaggio. Viene fatto prigioniero dai cannibali che lo allevano all'ingrasso con l'intento di mangiarselo. Si salva con un colpo di fortuna e diventa sciamano, capo stregone, medico, fino ad essere nominato "figlio del sole che nasce". Incredibilmente si troverà  costretto ad insegnare la dottrina e le storie dei Vangeli a migliaia di indios. 

 

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di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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Storie di scorie

Storie di Scorie vuole ricostruire prevalentemente l'avvento dell'industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità  tecniche del funzionamento di una centrale atomica. Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino (MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni '60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA, 64 delle quali sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola avendo scoperto illeciti da parte dell'Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato pTornato in Italia ha fatto domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo. A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un'azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.olvere di proiettile all'uranio e si è ammalato.

 

PREMIO LEGAMBIENTE 2005

PREMIO FRANCO ENRIQUEZ 2008

 

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Scritto e diretto e interpretato da DUCCIO CAMERINI, traduzione di GIANNI LOMBARDO RADICE

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I sonetti di shakespeare58 FESTIVAL SHAESPEARIANO di VERONA e ARGOT PRODUZIONI.  Un uomo che parla con un linguaggio misterioso. Due amici che indagano sulla sua identità. Un racconto sulla forza della poesia. Un'inchiesta sui segreti del desiderio. Una storia dove uomini di oggi affrontano un giallo di 400 anni fa. A quasi 400 anni dalla morte di colui che ancora oggi in ogni parte del mondo viene ritenuto il più grande creatore di storie per il teatro, uno spettacolo che investiga i 'Sonetti', il suo libro più affascinante e segreto, per portare quelle pagine erotiche, filosofiche, precise come il filo di una lama, sul palcoscenico. Da sempre tra i grandi classici, questi Sonetti struggenti, ingenui, solari, a volte disperati, hanno l'immediatezza e la forza di qualcosa scritto appena ieri. L'intreccio tratto dai 'Sonetti' trova nel nostro spettacolo riscontro in una storia di anime contemporanee, e viceversa; il triangolo amoroso, la scissione in due del protagonista, la passione, l'ossessione per il tempo, la poesia, la morte, si riverberano in un racconto, in un'indagine di sentimenti che procede parallela a quella sui troppi enigmi che da secoli spuntano dai 'Sonetti' del Bardo. Un incontro tra la poesia e il teatro di narrazione, da sempre punto di forza della compagnia La Casa dei Racconti, dove i 'Sonetti' sono incastonati a formare un contrappunto al racconto stesso che li contiene. Uno spettacolo sui desideri che nessuno riesce mai completamente ad appagare, sull'amore e le sue istruzioni, su cosa ci rende davvero mortali, sull'arte e l'apparenza delle cose, su tutti noi, fragile umanità  sparsa nel grande palcoscenico del mondo.

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Stagioni: 2008-2009 2009-2010

di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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passannante passannante

 

Giovanni Passannante nel 1878 con un coltellino con una lama di quattro dita cercò di uccidere il re Umberto I di Savoia. Condannato a morte la pena gli fu convertita in ergastolo mentre sua madre e i suoi fratelli furono immediatamente internati nel manicomio di Aversa. Passannante fu rinchiuso in una torre sull'isola d'Elba in una cella senza finestre sotto il livello del mare dove fu isolato per dodici anni. Si ammalò, cominciò a cibarsi dei propri escrementi. Anni dopo fu trasferito in un manicomio criminale dove morirà nel 1910. Grazie alle teorie del Lombroso al cadavere fu tagliata la testa. Il cranio e il cervello trasferiti nel Museo Criminologico di Roma dove sono stati esposti fino al 10 maggio 2007, per essere 'ammirati' pagando due euro. 

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di e con i TETES DE BOIS, regia di DANILO NIGRELLI. Versi di: Gianni Mura, Andrea Satta, Guido Gozzano, Giorgio Caproni, Guido Oldani, Luigi Grechi, Paolo Conte

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I riciclistiE' il 1975, Francisco Galdos e Fausto Bertoglio si contendono per quarantuno secondi di distacco a favore dell'italiano il 58esimo Giro d'Italia nell'ultima tappa sui tornanti dello Stelvio. Due non campioni. Un testa a testa mozzafiato fino all'ultimo colpo di pedale, nell'emozione della folla e dei radiocronisti. La voce di Claudio Ferretti e quella di Rino Icardi li spinge tra la neve, col sudore gelato sulla faccia e sulla schiena, le curve sempre piu' incerte, barcollanti, a caccia di una tregua dell'asfalto, di un attimo di pieta'  della strada, la paura di fermarsi, di non farcela, la paura di vincere, Galdos avra'  la tappa, ma la maglia rosa alla fine andra'  a Bertoglio. I Tetes de Bois in formazione ridotta e libera uscita dall'ordinaria attivita'  gruppo, si riciclano nei riciclisti e costruiscono sullo sfondo della tappa un'altra storia, una dichiarazione d'amore al mondo della bicicletta e dei suoi eroi, vissuta nei suoni e nella poesia attraverso le parole di poeti che hanno affidato alle due ruote le loro emozioni.

 

 

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Stagioni: 2008-2009 2009-2010

di e con ULDERICO PESCE. Indagini sonore TETES DE BOIS. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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locandina fiatoVoci, pensieri e sentimenti intrecciati in una scrittura che parte da una base leggera e ironica per affondare nella crudezza cronachistica degli scioperi alla Fiat di Melfi e nella disperazione delle prospettive future. Il testo s'infiamma per via e sarebbe piaciuto a Marisa Fabbri per il suo impegno e il gusto con cui s'inventa parole e personaggi, tanto da supporre che le sarebbe piaciuto interpretarlo in abiti maschili. FIATo sul collo racconta la vita di Antonio e Angela. Lavorano nello stabilimento lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza (PZ) e quando nel 1994 la Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione lavoro, parte il loro sogno americano: entrare in Fiat ed avere lo stipendio fisso. La realizzazione del sogno, che festeggiano con torta e candeline, li porta al matrimonio, all'acquisto, attraverso mutui bancari, di una piccola casa e di una fiat Punto. E' tale l'illusione della raggiunta tranquillità economica che subito mettono al mondo due bambine. La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come doppia battuta: la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le donne; ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari.

 

Testo vincitore del PREMIO MARISA FABBRI - sez. PREMIO RICCIOLE TEATRO 2005.

 

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di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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Triangolo degli schiaviIl Triangolo degli schiavi è la storia di Ambrogio Morra, nato vicino Cerignola, in provincia di Foggia ed emigrato a Roma dove cerca di trovare un lavoro. Abita allo Scalo San Lorenzo, in una camera-veranda che si affaccia sulla tangenziale, dove, in cambio di un piccolo risparmio sull'affitto deve convivere e accudire circa 400 canarini che gli rendono la vita assai difficile. Ambrogio si sente come un profugo, isolato tra i canarini. I momenti di lavoro non gli cambiano pero è la vita, per mancanza di soldi è costretto a scaricare la frutta ai mercati generali. La nonna Incoronata, che al fianco di Giuseppe Di Vittorio prese parte alle lotte di conquista della terra, lo aiuta economicamente e lo sollecita a scendere in Puglia dove sono 'tornati gli schiavi', la nonna ha cominciato a fare quello che lo Stato italiano non fa: assistere i lavoratori clandestini sfruttati per la raccolta dei pomodori. La nonna sollecita il nipote a fare altrettanto e a raccontare e denunciare quanto succede

 

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di e con Ulderico Pesce. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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Asso di monnezzaAsso di Monnezza: i traffici illeciti di rifiuti in Italia, racconta i traffici illeciti dei rifiuti urbani e soprattutto di quelli industriali, che attanagliano l'Italia tanto da far dire che il vero asso nella manica e' quello di monnezza, vale a dire che l'immondizia smaltita illegalmente offre una grande possibilita'  di arricchimento soprattutto alla malavita. E' la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta e' nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di monnezza dove da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall'Acna di Cencio. Nata in una famiglia poverissima il suo primo giocattolo l'ha trovato proprio in questa discarica: una bambolina spelacchiata che ancora conserva; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato via tutta la famiglia, i genitori e una sorella stroncati da tumori...

 

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di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI

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A come AminatoAmianto è la storia d'amore tra Nico e Maria. Il primo mira a diventare un giornalista d'inchiesta, pertanto gira l'Italia con una telecamera alla ricerca di informazioni sull'amianto; Maria, invece, vuole diventare cantante, frequenta il conservatorio, e per far fronte alle spese fa pianobar. E così ritroviamo Nico in luoghi come Casale Monferrato (AL), dove la ETERNIT, fabbricava per l'appunto l'eternit, dal latino aeternitas, eternità, un miscuglio di cemento e amianto, che costava poco, aveva un'alta lavorabilità  ed era isolante dal freddo e dal fuoco, usato per le coperture delle case e dei capannoni, per fabbricare tubature idriche di cui sono ancora pini gli acquedotti italiani; Monfalcone (GO), dove si fabbricano navi coibendate con l'amianto; Balangero (TO), dove c'è la più grande cava di amianto di tutta Europa; Biancavilla (CT), una cittadina di 23mila abitanti, circondata da rocce ricche di amianto e Sesto San Giovanni (MI), dove grandi fabbriche quali la Breda, la Falk, la Magneti Marelli, hanno utilizzato l'amianto sin dagli inizi del Novecento.

 

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di Dario Fo, regia DARIO FO, con MARIO PIROVANO. Produzione TE.MA.

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Mustero buffo mario -disegno

 

Mario Pirovano si esibisce nello spettacolo più famoso di Dario Fo, uno straordinario impasto comico-drammatico ormai considerato un classico del '900. Le quattro giullarate che l'attore ci presenta, sono tra le più appassionanti del "Mistero Buffo". La ricchezza del testo e le capacità istrioniche di Mario Pirovano riescono a trasportarci nella dimensione delle farse medievali provocatorie e dissacranti, e nella comicità viva della Commedia dell'Arte.

 

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Scritto e diretto da PINO AMMENDOLA, con MARIA LETIZIA GORGA, al pianoforte Stefano De Meo, al violoncello Elena Lera e Laura Pierazzuoli, ai clarinetti Marco Colonna

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Avec le temps - Dalida dalida.verticale

Dalida, per il suo modo di attraversare la storia e d'illustrarne i cambiamenti, è una vera eroina dei nostri tempi. La piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, divenuta prima Miss Egitto, poi Mademoiselle Bambino e infine la regina dei juke-box, verrà  consacrata come la più grande cantante Francese di tutti i tempi.

In vita il Generale de Gaulle l'aveva insignita della medaglia della Presidenza della Repubblica, unica donna ed unico artista ad averla ottenuta, e alla sua scomparsa Parigi le ha dedicato una piazza: Place Dalida! Alla scoperta del suo busto il giornale "Liberation" scrisse: "Dalida è più presente che mai, nessuna artista sarà  mai così celebre". 

 

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