21 03 2024 |
LE SERVE di J.Genet regia Veronica Cruciani, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Trieste (TS) – Teatro Orazio Bobbio, dal 21 al 24 marzo 2024 |
19 03 2024 |
LETIZIA VA ALLA GUERRA con AGNESE FALLONGO e TIZIANO CAPUTO, Milano - Teatro Franco Parenti, dal 19 al 24 marzo 2024 |
27 02 2024 |
LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Teatro Gobetti - Torino dal 27 febbraio al 3 marzo |
15 02 2024 |
REMO GIRONE sarà in tournée in Sardegna con lo spettacolo IL CACCIATORE DI NAZISTI. |
10 02 2024 |
MA NON AVEVAMO DETTO PER SEMPRE? testo di TIZIANA FOSCHI, regia di ANTONIO PISU, con ANTONIO CATANIA e TIZIANA FOSCHI. Prima Nazionale 10 e 11 febbraio Teatro di Tor Bella Monaca - Roma |
01 02 2024 |
LE SERVE di Jean Genet, regia VERONICA CRUCIANI, con EVA ROBIN'S, BEATRICE VECCHIONE, MATILDE VIGNA. Prima Nazionale Teatro Arena del Sole - Bologna dal 1 al 4 febbraio |
23 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 23 al 28 gennaio Teatro Franco Parenti - Milano |
19 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Dal 19 al 21 gennaio Teatro Comunale di Ferrara |
11 01 2024 |
IL CACCIATORE DI NAZISTI con REMO GIRONE. Giovedì 11 gennaio Teatro Fraschini - Pavia e venerdì 12 gennaio Teatro Sociale di Stradella (PV) |
09 01 2024 |
LETIZIA VA ALLA GUERRA. La sposa, la suora e la puttana. Con AGNESE & TIZIANO dal 9 al 13 gennaio al Teatro Basilica di Roma |
28 12 2023 |
IL PIACERE DELL'ATTESA di MICHELE LA GINESTRA, regia di NICOLA PISTOIA, con MICHELE LA GINESTRA, FEDERICA DE BENEDITTIS, FRANCESCO STELLA. Dal 28 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024 Teatro 7 Off - Roma |
23 11 2023 |
FINO ALLE STELLE. Scalata in musica lungo lo stivale. Testo di AGNESE FALLONGO, regia RAFFAELE LATAGLIATA, con TIZIANO CAPUTO e AGNESE FALLONGO. Teatro Manzoni - Roma. In scena fino al 10 dicembre |
17 11 2023 |
TENENTE COLOMBO - Analisi di un omicidio di Richard Levinson & William Link, traduzione e adattamento di David Conati, regia MARCELLO COTUGNO, con GIANLUCA RAMAZZOTTI, PIETRO BONTEMPO, SAMUELA SARDO, SARA RICCI e con la partecipazione di NINI SALERNO. Teatro di Tor Bella Monaca - Roma, in scena fino a domenica 20 novembre |
10 10 2023 |
BENJI - ADULT CHILD, DEAD CHILD di CLAIRE DOWIE, traduzione Anna Parnanzini e Maggie Rose, regia PIERPAOLO SEPE, con CHIARA TOMARELLI. Teatro Cometa Off - Roma. In scena fino al 15 ottobre |
09 08 2023 |
TENENTE COLOMBO - Analisi di un omicidio di Richard Levinson & William Link, traduzione e adattamento di David Conati, regia MARCELLO COTUGNO, con GIANLUCA RAMAZZOTTI, PIETRO BONTEMPO, SAMUELA SARDO, SARA RICCI e con la partecipazione di NINI SALERNO. Prima Nazionale Festival di Borgio Verezzi 9, 10 e 11 agosto |
di Ulderico Pesce e Giovanni Russo, con ULDERICO PESCE e MARIA LETIZIA GORGA. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa| Foto
Levi Carlo Graziadio, 15 luglio 1935 racconta la vita e la ricerca artistica di Carlo Levi attraverso tre passioni.La prima quella tra Levi e Paola Olivetti, la moglie dell’industriale delle macchine da scrivere, che nel 1935 scende in Lucania, a Grassano, dove il fascismo ha confinato il pittore torinese. Insieme vivono presso la locanda Prisco per venti giorni. Testimone di questo incontro “illegale” sono i ritratti di Paola dipinta tra i calanchi ed alcune fotografie. Questa tresca amorosa determinerà il trasferimento di Levi in un paese isolato: Aliano.Seconda passione è quella tra Levi e il barbiere “Frischetto”, custode per undici anni delle tele dipinte durante il periodo del Confino dal maestro torinese. Il barbiere, che nel “Cristo” viene definito “il futuro segretario”, conserverà nella sua bottega e fino al 1945 buona parte delle tele dipinte da Levi dal 5 agosto 1935 fino al 5 maggio del 1936.Ultima passione è quella tra Levi e Linuccia, figlia del poeta Umberto Saba, conosciuta a Firenze, a casa di Annamaria Ichino, durante l’occupazione nazista del 1943, dove la giovane si rifugiava con la famiglia e con altri ebrei antifascisti come Montale, Rossi-Doria, Luzi e lo stesso Levi.
Tratto dalla sceneggiatura del film Garage Olimpo, adattamento Giancarlo Brancale, regia Carlo Fineschi Tournee | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Tratto dall'omonimo film di Marco Bechis Il 24 marzo 1976, il generale Jorge Videla instaura il regime militare. Inizia la Guerra Sucia, "la guerra sporca": sequestri, sparizioni, esecuzioni sommarie e torture. Durante la dittatura oltre 5 mila persone vennero torturate negli edifici - si trattava di scuole, garage, utilizzati dall'Esma, la marina militare; li si organizzavano i vuelos della muerte: i prigionieri, drogati, legati e bendati, venivano gettati vivi sulle Ande o nell'Oceano. Da oltre ventanni le Abuelas, le Nonne che si riuniscono nella Plaza de Mayo - spiazzo di fronte alla Casa Rosada, il palazzo della presidenza - organizzano la battaglia legale per localizzare i desaparecidos, spesso figli o nipoti scomparsi e sottratti ai loro genitori originari dal regime militare. Marciano in silenzio, le cuffiette bianche sulla testa, da piu' di 1300 giovedi. Sono ancora in atto le complicate ricerche di centinaia di figli strappati dai militari ai genitori e che venivano adottati da alti ufficiali della dittatura.
scritto, diretto e interpretato da GAETANO COLELLA e GIANFRANCO BERARDI e con Pietro Minniti, Francesca Russo - Produzione Crest Tournee | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Spettacolo vincitore PREMIO SCENARIO 2005La deficienza, comunemente intesa come stupidità , nel nostro caso fa riferimento all'etimo della parola stessa; "deficiente" è colui che ha un deficit, ovvero un limite, una "mancanza". La storia è ambientata in una casa dove vivono tre fratelli. Uno di essi è cieco e pertanto l'ordine, lo stile di vita e le abitudini della casa sono dettate dalle sue esigenze. Tutto è a misura di cieco, e gli altri, loro malgrado, sono costretti ad adattarsi a questa condizione. L'equilibrio di questa famiglia diventa precario quando una donna, fidanzata del cieco, andrà a vivere sotto lo stesso tetto. Da questo momento in poi verranno alla luce tutte le dinamiche conflittuali, che talvolta si paleseranno in piccoli e celati stratagemmi di vendetta. In quest'aria di guerra intestina, ognuno sarà pronto a tutelare solo se stesso, rivelando gradualmente alla scena come la "deficienza" sia un elemento di uguaglianza fra gli uomini e quanto smisurata e variegata sia la miseria umana.
di Ennio Speranza, con GIANNI DE FEO Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Una scena notturna, un luogo quieto, calmo, apparentemente deserto. Un personaggio vi entra di soppiatto. Ha un mazzo di fiori in mano. Si dirige verso un punto che non conosce, ma che sa dov'è. E' un improbabile viaggiatore, un passante, forse un vagabondo. Racconta storie, racconta di destini incrociati e ascolti lontani, rivive antiche passioni, magari non sue. Ad accompagnarlo vi è una piccola orchestrina di strada: una fisarmonica, un violino, una chitarra e alcune delle canzoni che resero celebre Edith Gassion, meglio conosciuta come Edith Piaf. Una donna che ha riversato nella voce la febbre di una vita difficile, spezzata da alti e bassi, colma di generosità , di allegria, di disperazione, di egocentrismo. Una donna che ha avuto incontri, scontri, che è stata ispirata e che ha ispirato. Una donna legata a passioni brevissime e ad amicizie di una vita.
di Maricla Boggio, regia Ennio Coltorti, con ENNIO COLTORTI e ADRIANA ORTOLANI Tournee | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
In una messa in scena epica e insieme emozionante, viene rappresentata l'enigmatica storia di Luigi Pirandello e Marta Abba - ispiratrice di tanti suoi drammi - in un intreccio fra vita privata e teatro, quotidianità e temi spirituali, passione non corrisposta, ambigue promesse ed esigenze di borderò. Il filo conduttore della vicenda sono le lettere che Pirandello scrisse alla Abba in poco più di un decennio: insieme a quelle dell'attrice, emergono appassionate e confidenziali le pagine del drammaturgo a cui Marta risponde con toni alterni di tenerezza, riservato rispetto, incoraggiamento o ripulsa. Dal carteggio resta insoluto il mistero del reale rapporto fra i due.
di MARIO MORETTI, con VALENTINA CHICO e FRANCESCO SICILIANO, regia Claudio Boccaccini Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
La storia d'amore tra Naomi, ebrea, e Abdel, palestinese, oggi, a Tel Aviv, ha più chiavi di lettura. Quella che sembra la più imperiosa, data la stretta , tragica attualità del momento, non è la più evidente. Emergono altri temi, altrettanto urgenti: la difficoltà di una vita in bilico, di un domani imperscrutabile, di un muro sempre più minaccioso che ci associa al pensiero di altri muri, ma anche, e soprattutto, l'impossibilità di amarsi limpidamente, come è nel diritto di ogni essere umano. Due ragazzi liberi da idee preconcette, alieni da qualsiasi fondamentalismo religioso e da ogni distruttivo nazionalismo, lontani dai calcoli bizantini della politica dei vari paesi "tutti" che sono, in un modo o nell'altro, implicati nella questione arabo-palestinese: due ragazzi che, malgrado le differenze di religione, di classe, di storia, sono e si sentono ancora fratelli e figli della stessa terra, sono costretti alla fine a cadere nel baratro che separa due famiglie nemiche.
E' la rinnovata tragedia, se si vuole, di Giulietta e Romeo, è la vicenda della cecità umana che si fa stupidità storica e che si infrappone come un muro fra i sentimenti puri e maturi di due giovani vite. Ecco: il teatro non racconta solo favole, vuole anche essere carne, viscere, sangue della nostra faticosa, assurda, impietosa esistenza. E, soprattutto, vuole portare un granello di sabbia, una pietra, un mattone, alla costruzione dell'edificio della pace. Un discorso utopistico? Senza dubbio. Ma le utopie dei deboli sono le paure dei forti. Perchè l'utopia è l'anticipazione di una ricerca che deve solo superare le strettoie del presente. MARIO MORETTI di ROCCO SCOTELLARO, adattamento e regia Ulderico Pesce, con ULDERICO PESCE e MARIA LETIZIA GORGA. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto
Contadini del Sud", tratto dall'opera di Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli, E' uno spettacolo che Franco Cordelli su Il Corriere della Sera ha definito "Il più sorprendente della stagione teatrale nazionale". Si racconta la vita di Rocco Scotellaro, le battaglie in difesa dei braccianti e le occupazioni delle terre, le dimissioni dalla carica di sindaco di Tricarico (MT), il viaggio a Roma alla ricerca di una casa editrice che potesse pubblicare il suo romanzo sui contadini del Mezzogiorno. Significativo è l'incontro alla stazione di Roma con Amelia Rosselli, giovane poetessa, figlia di Carlo, trucidato con il fratello Nello nel 1937 dalle truppe di Mussolini. Tra i due nasce una storia d'amore. Vagano lungo le strade della capitale, giovani e soli, trovando riparo nelle osterie di trastevere. Delusi entrambi dalla città si riparano "dietro" i boschi lucani, dove, in mezzo al grano trovano la pace. Un improvviso infarto uccide Rocco all'età di trenta anni. Amelia, di nuovo sola, nella disperazione, perde la memoria e impazzisce.
di e con ULDERICO PESCE. Produzione CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI Tournée | Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | Video
Storie di Scorie vuole ricostruire prevalentemente l'avvento dell'industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica. Il testo racconta la vita Nicola, figlio di un contadino del Metapontino (MT) che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella (MT) dove negli anni '60 arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA, 64 delle quali sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia a 25 chilometri a nord-est di Roma. Nicola avendo scoperto illeciti da parte dell'Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato pTornato in Italia ha fatto domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia (VC). La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo. A novembre del 2003 decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un'azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.olvere di proiettile all'uranio e si è ammalato.
PREMIO LEGAMBIENTE 2005 PREMIO FRANCO ENRIQUEZ 2008
Scritto e diretto da PINO AMMENDOLA, con MARIA LETIZIA GORGA, al pianoforte Stefano De Meo, al violoncello Elena Lera e Laura Pierazzuoli, ai clarinetti Marco Colonna Tournée |Scheda Tecnica | Scheda Artistica | Rassegna Stampa | Foto | | Video
Dalida, per il suo modo di attraversare la storia e d'illustrarne i cambiamenti, è una vera eroina dei nostri tempi. La piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, divenuta prima Miss Egitto, poi Mademoiselle Bambino e infine la regina dei juke-box, verrà consacrata come la più grande cantante Francese di tutti i tempi. In vita il Generale de Gaulle l'aveva insignita della medaglia della Presidenza della Repubblica, unica donna ed unico artista ad averla ottenuta, e alla sua scomparsa Parigi le ha dedicato una piazza: Place Dalida! Alla scoperta del suo busto il giornale "Liberation" scrisse: "Dalida è più presente che mai, nessuna artista sarà mai così celebre".
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